La storia di un papà che riesce a mutare il suo dolore in un messaggio di speranza e di crescita per tanti giovani

La storia ed il coraggio di un papà che, dopo aver trascorso moltissimi giorni terribili in cui pensa che, anche per lui, la soluzione sia quella di farla finita. La storia di un papà che, dopo una notte in cui Ema gli compare in sogno, riesce a mutare il suo dolore in un messaggio di...

La storia ed il coraggio di un papà che, dopo aver trascorso moltissimi giorni terribili in cui pensa che, anche per lui, la soluzione sia quella di farla finita. La storia di un papà che, dopo una notte in cui Ema gli compare in sogno, riesce a mutare il suo dolore in un messaggio di speranza e di crescita per tanti giovani. Ne scaturisce la creazione di una fondazione, quella chiamata “Ema Pesciolinorosso”. La sua mission diviene quella di instaurare un dialogo speciale con i giovani, raccontando la storia di suo figlio. Una realtà alla quale saranno dedicati due incontri, venerdì 20 ottobre, a Gorizia ed a Ronchi dei Legionari. La straordinarietà della situazione sta nel fatto che non si ferma ai ragazzi della porta accanto, ma il suo viaggio lo porta ovunque, tant’è che, dal gennaio 2014, ha tenuto oltre 2mila incontri in tutta Italia. Ben 500 le città toccate. Una testimonianza di vita per cercare di condividere l’idea che non solo possiamo affrontare il dolore, ma che le sofferenze e le difficoltà che incontriamo nel nostro percorso esistenziale ci possono rendere migliori. Perché quello che oggi sembra farci cadere, può essere quello che domani ci aiuterà a stare in piedi. Da queste considerazioni Gianpietro Ghidini, padre di Emanuele, morto suicida a soli 16 anni, sarà protagonista di un doppio incontro. Venerdì 20 ottobre, alle 11.20, il primo, riservato agli studenti, all’auditorium del liceo classico Dante Alighieri, di Gorizia. Alle 20.30, invece, l’evento sarà aperto a tutti e si svolgerò all’auditorio comunale “Casa della cultura” di Ronchi dei Legionari. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale Leali delle Notizie, con la collaborazione di Brian Harland e Lorena Casasola, “survivor” e promotrice della prima scultura in Italia, a Turriaco, dedicata alle persone che si sono tolte la vita e ai suoi cari. I due eventi sono curati con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari e con il contributo della Banca di credito cooperativo della Venezia Giulia. Papà Gianpietro, quando va nelle scuole, parla soprattutto di vita, di gioia di vivere, perché i ragazzi devono cercare sé stessi. Trovare dentro sé stessi quella forza, per aver un grande sogno, quello di cambiare questo mondo. La prevenzione per lui non è legata semplicemente a spiegare i danni causati dalle droghe, ma è soprattutto volta a stimolare nei giovani il desiderio di mettersi in gioco per dare un senso più grande alla propria vita e combattere per un mondo migliore. Il secondo obiettivo è quello di coinvolgere i giovani nel mondo del lavoro, con progetti di formazione e lavoro. “Lasciami volare” è una testimonianza di vita che è diventata una fondazione e che prosegue nel suo lungo cammino a fianco dei giovani.

 

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