Almerigo Grilz è stato un giornalista e politico triestino, nato nel 1953. Era un fotoreporter di guerra freelance molto apprezzato grazie ai suoi testi, alle sue foto e ai suoi contenuti video nelle zone calde del pianeta.
Laureato in giurisprudenza, in gioventù fu un dirigente del movimento studentesco post-fascista Fronte della Gioventù (FdG) e del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, nonché consigliere comunale a Trieste. Nel 1977 diventò dapprima capo del FdG triestino e poi vicesegretario nazionale per volontà dell’allora segretario Gianfranco Fini. Sempre nel 1977 si iscrisse all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti e collaborò con il quindicinale del FdG Dissenso. Alla fine degli anni ’70 fondò inoltre il Centro Nazionale Audiovisivi, partendo da alcuni suoi servizi girati durante il conflitto in Libano tra i cristiano-maroniti.
All’inizio alternò il suo impegno politico con il mestiere dell’inviato di guerra freelance, ma a metà degli anni ’80 abbandonò la vita politica per dedicarsi a tempo pieno alla professione del reporter. Almerigo Grilz fu infatti testimone di tutti i fronti di guerra dalla fine degli anni settanta alla morte: dall’Afghanistan in lotta contro l’Armata Rossa all’invasione israeliana del Libano e il conflitto tra drusi e maroniti a Beirut, dalle guerriglie etiopiche contro Menghistu al conflitto in Mozambico. Nel 1984 documentò il conflitto in Cambogia tra i guerriglieri di Pol Pot e l’esercito del governo fantoccio filo-vietnamita. Raccontò, al confine tra Birmania e Thailandia, la guerra tra la minoranza etnica Karen e le truppe di Rangoon. Le sue immagini fecero il giro del mondo e vennero acquistate anche dalla statunitensi CBS e NBC e da France 3, grandi network che gli commissionarono servizi in altre parti del mondo. Per la NBC Grilz seguì la infatti la guerriglia comunista filippina e le cruciali elezioni del 1986, che portarono alla caduta del presidente uscente Ferdinando Marcos e alla vittoria delle opposizioni, capitanate da Corazón Aquino. I reportage di Grilz sono stati pubblicati su The Sunday Times, su Der Spiegel e su altre autorevoli riviste europee.
Con Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, con i quali condivideva la militanza nel Fronte della Gioventù, Grilz fondò nel 1983 l’agenzia giornalistica Albatross, che produsse servizi scritti, fotografaci e filmati da gran parte delle aree del mondo interessate da eventi rivoluzionari, bellici o di guerriglia. L’agenzia vendette molti servizi a grandi emittenti televisive internazionali e in Italia i reportage di Albatross vennero mandati in onda sul TG1 e pubblicati sia su riviste specializzate, come Rivista italiana difesa, sia su periodici di larga tiratura come la Panorama.
Il 19 maggio 1987, in Mozambico, nella provincia di Sofala, mentre stava documentando con una cinepresa una cruenta battaglia fra i miliziani anticomunisti della RENAMO, finanziati dal Sudafrica segregazionista, e i fedeli al governo in carica, fu colpito da un proiettile vagante. I suoi resti furono sepolti nei pressi del luogo dove morì.