RONCHI DEI LEGIONARI – E’ stata inaugurata sabato, alla presenza di ben 90 persone, “Installazione”, la personale di Nicoletta Leghissa allestita nella saletta espositiva della sede dell’associazione Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari. La mostra, inserita nel ciclo Arte e Territorio sostenuta dalla Banca di credito cooperativo di Turriaco e dalla Tabaccheria Finatti, potrà...
Inaugurata “Installazione”, la personale di Nicoletta Leghissa
RONCHI DEI LEGIONARI – E’ stata inaugurata sabato, alla presenza di ben 90 persone, “Installazione”, la personale di Nicoletta Leghissa allestita nella saletta espositiva della sede dell’associazione Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari. La mostra, inserita nel ciclo Arte e Territorio sostenuta dalla Banca di credito cooperativo di Turriaco e dalla Tabaccheria Finatti, potrà essere visitata sino al 14 aprile, aperta il mercoledì, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il giovedì e venerdì, dalle 17 alle 19 ed il sabato, dalle 10 alle 12. E’ stato il direttore artistico di Arte e Territorio, Salvatore Puddu, a presentare l’autrice, mentre sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale, Sara Vito, l’assessore comunale alla cultura, Mauro Benvenuto ed il sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan. Nicoletta Leghissa ha frequentato l’Istituto d’Arte Max Fabiani di Gorizia, si specializza in seguito nelle tecniche calcografiche. Successivamente segue un corso di media pubblicitari a Udine conseguendone il perfezionamento. Ha collaborato alla realizzazione di alcuni murales. Oltre alla pittura e installazioni, si dedica assieme al gruppo “Transmedia Arti Visive”, all’organizzazione di manifestazioni artistiche internazionali. Vive e lavora a Staranzano. Numerose le sue esposizioni sia a livello nazionale che internazionale.
La presentazione di Salvatore Puddu
Nicoletta Leghissa è un’artista tra le punte più avanzate nel campo delle arti figurative di questo territorio. Il progetto che presenta e che vedremo questa sera entra bene in sintonia con lo spirito di questa rassegna che riguarda l’installazione d’arte.
Penso che uno dei punti di forza di Nicoletta Leghissa è la sua costanza e determinazione nella ricerca e nell’evoluzione del suo linguaggio artistico. Un linguaggio supportato dalla padronanza delle tecniche sia tradizionali ( grafica, disegno, pittura ) che tecnologicamente avanzate.
Con una intelligente capacità di sintesi, l’artista sonda a 360° il rapporto dell’uomo con tutto ciò che lo circonda Lei stessa dice:
L’insieme di lavori inerente questo periodo, vanno interpretati come lettura e definizione di un ciclo operativo in corso di ideazione, che ha posto un attenzione particolare sull’originarsi e connotarsi della sconfinata fonte di energia e di nutrimento emotivo, che il mistero della natura e della vita contengono. Particolare rilievo assume il valore al senso e alle ragioni delle dinamiche che costituiscono lo sviluppo dei rapporti di connessione tra l’articolarsi della natura, quale potenza generatrice e matrice di valori primordiali, e la presenza umana.
E poi ancora: Il Cosmo è l’espressione di un Tutto organizzato e ordinato. Ogni cosa nell’Universo, a livello macrocosmico e microcosmico, è disposta secondo un preciso equilibrio, regolato dalle leggi generali. Originati da un caos primordiale gli elementi (fuoco, aria, acqua, e terra) sono alla base dell’ordine delle cose e dell’organizzazione dell’Universo. Ogni elemento non può esistere senza l’altro, avendo la capacità di mutarsi l’uno nell’altro. L’antica filosofia e la tradizione di tutti i tempi affermano che l’universo fisico è costituito da quattro elementi ovvero: la terra l’elemento solido, l’acqua quello liquido, l’aria gassoso e il fuoco l’elemento energetico.
E come tutte le altre cose anche l’uomo è costituito dalle stesse entità: la Terra corrisponde al corpo fisico, l’Aria alla forza vitale, l’Acqua ai liquidi che compongono l’organismo e il Fuoco all’energia motrice e attiva.
Il mondo tecnologico entro cui ci muoviamo e rapportiamo è diventato ormai il nostro contesto “naturale”, dominato da una cultura fortemente visiva. Forse per la prima volta la tecnologia potrebbe diventare abbastanza “sofisticata” da ritornare alla natura, intesa non solo come modello “da imitare” o flusso di materia/energia da utilizzare, ma come modello operativo.
L’azione – che si svolge a livello virtuale – del lento “tirare” o “cucire” lo spago, indica la necessità di creare flussi e relazioni sostenibili tra i sistemi biologici e tecnologie, per garantire l’essenziale stabilità e armonia di ecosistemi urbani e comunque degli insediamenti ecologicamente e socialmente validi.
Le immagini video si compenetrano ai diversi elementi dell’istallazione, evidenziando uno scenario in cui materia organica e elettronica mantengono le loro qualità integrandosi, dando vita ad un racconto cinetico e mutevole che si evolve e cresce continuamente, come il ciclo perenne della vita e della natura.
Il percorso porta alla prospettiva di una visione ideale, estesa all’attitudine poetica di incontro con la realtà, di spazio comune, una soglia in cui il rapporto tra natura, tecnologia e umanità si sintetizzi e si raffiguri in una coscienza globale dell’insieme terrestre.