Assegnato a Sandro Ruotolo il secondo premio “Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia”.

È Sandro Ruotolo, giornalista d’inchiesta, che vive sotto scorta dal 2015 per le minacce di morte ricevute da Michele Zagaria – l’ultimo boss del clan dei Casalesi – a causa della sue inchieste sul traffico dei rifiuti tossici in Campania, il vincitore della secondaedizione del “Premio Leali delle Notizie-in memoria di Daphne Caruana Galizia”, la giornalista maltese uccisa in un attentato nell’ottobre 2017, premio pomosso dall’associazione culturale Leali delle...

È Sandro Ruotolo, giornalista d’inchiesta, che vive sotto scorta dal 2015 per le minacce di morte ricevute da Michele Zagaria – l’ultimo boss del clan dei Casalesi – a causa della sue inchieste sul traffico dei rifiuti tossici in Campania, il vincitore della secondaedizione del Premio Leali delle Notizie-in memoria di Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese uccisa in un attentato nell’ottobre 2017, premio pomosso dall’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi dei Legionari e che gode dell’AltoPatrocinio del Parlamento Europeo. Il nome di Ruotolo è stato scelto tra una rosa di candidati, da un comitato scientifico nominato per l’occasione e composto Cristiano Degano (presidente Odg Fvg), Paolo Borrometi (Agi e presidente Articolo 21), Beppe Giulietti (presidente Fnsi), Rossano Cattivello (direttore Ilfriuli),Enrico Grazioli (direttore de Il Piccolo) Enzo D’Antona ( già direttore de Il Piccolo) Ester Castano (Lapresse) e sarà consegnato a Sandro Ruotolo sabato15 giugno, nel corso di una cerimonia che si terrà alle 20nell’ambito della quinta edizione del Festival  del Giornalismo, organizzato dall’associazione ronchese e che si svolgerà  a Ronchi dei Legionari, in piazzetta Francesco Giuseppe I (alle spalle dell’auditorium comunale) dal12 al 15 giugno. La cerimonia sarà presentata dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Friuli Venezia Giulia, Cristiano Degano, che modererà anche il panel di dibattito e confronto “«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene». La lezione di Borsellino e delle vittime di mafia” a cui interverranno, oltre al giornalista premiato, Paolo Borrometi (Giornalista Tv2000 e presidente Articolo 21), Fabiana Pacella (freelance e giornalista d’inchiesta), Emanuel Delia (giornalista e blogger maltese), Ester Castano (giornalista per l’agenzia di stampa LaPresse), Sara Manisera (giornalista Freelance), Beppe Giulietti (presidente FNSI). “L’uccisione di Daphne Caruana Galizia, giornalista e blogger maltese, uccisa il 16 ottobre scorso in un terribile attentato ha scosso duramente la società civile internazionale e in particolare gli organi di informazione e i giornalisti di tutto il mondo e chi ha spinti subito – spiega il presidente dell’associazione Leali delle Notizie, Luca Perrino – a interpellare la famiglia per indirre il premio, con la volontà di onorare la memoria, il coraggio e il lavoro di Daphne riconoscendo il lavoro e il coraggio di un operatore del mondo dell’informazione che si sia distinto, in Italia come all’estero, con le sue inchieste e le sue ricerche, mettendo in pericolo la sua vita e spesso anche quella della sua famiglia “solo” cercando di svolgere con onestà il proprio lavoro”. La finalità del premio e anche quella di riuscire a parlare ed evidenziare, una volta di più, il pericolo a cui vanno incontro quei giornalisti che, con i loro reportage, i loro articoli e le loro inchieste, cercano di far sentire la voce della verità e della trasparenza. “Quei giornalisti e fotoreporter, che, in tutto il mondo, con coraggio – dice ancora Perrino – affrontano le conseguenze delle loro rivelazioni, che non si piegano dinanzi all’arroganza e all’illegalità ma continuano il loro lavoro”. 

Sandro Ruotolo

SANDRO RUOTOLO

Ha iniziato l’attività giornalistica nel 1974, iniziando a lavorare per il quotidiano il Manifesto, nel 1980 entra alla Rai, e sei anni dopo viene nominato inviato speciale per conto della sede Rai della Campania. È corrispondente da Napoli per il TG2 e per il GR1. Nel 1991 lavora per il TG3, per tre stagioni televisive lavora a Mediaset con Michele Santoro, dal 1996 al 1999. Poi torna in Rai dove viene prima assegnato a Rai 1 e poi a Rai 2. Ha un fratello gemello, Guido Ruotolo, giornalista de La Stampa, mentre sua cugina è Silvia Ruotolo, vittima innocente della Camorra.  Nel 1988 inizia un’ininterrotta collaborazione con Michele Santoro. Diventa caporedattore e poi vicedirettore. Collabora a diversi programmi televisivi: Samarcanda, Il rosso e il nero, Tempo reale, Moby Dick, Moby’s, Circus, Il raggio verde, Sciuscià, Annozero. Nell’ottobre del 2009, in E’ Sandro Ruotolo il vincitore della seconda edizione del premio in memoria di Daphne Caruana Galizia, promosso dall’associazione culturale Leali delle Notizie di Ronchi, con l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.

Il premio, assegnato da un comitato scientifico appositamente nominato, verrà consegnato nel corso della qinta edizione del Festival del Giornalismo, sabato 15 giugno, alle 20, in piazzetta Francesco Giuseppe I a Ronchi dei Legionari

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