Il bilancio del Festival del Giornalismo dalla penna di Beatrice Branca

Pubblichiamo il positivo resoconto della quarta edizione del Festival del Giornalismo apparso martedì 12 Giugno sulle pagine de Il Piccolo a firma di Beatrice Branca. RONCHI DEI LEGIONARI – La quarta edizione del festival, organizzata dall’associazione culturale Leali delle Notizie, ha chiuso quest’anno con più di 2000 partecipanti. Cinque giornate dedicate non solo al giornalismo,...

Pubblichiamo il positivo resoconto della quarta edizione del Festival del Giornalismo apparso martedì 12 Giugno sulle pagine de Il Piccolo a firma di Beatrice Branca.

RONCHI DEI LEGIONARI – La quarta edizione del festival, organizzata dall’associazione culturale Leali delle Notizie, ha chiuso quest’anno con più di 2000 partecipanti. Cinque giornate dedicate non solo al giornalismo, ma anche ad altre espressioni culturali, quali due mostre fotografiche, uno spettacolo, presentazioni di libri e fumetti. “Questo festival non può che riempire di orgoglio la nostra amministrazione. – afferma il sindaco di Ronchi Livio Vecchiet – Abbiamo bisogno di giornalisti che lavorino a favore della società e della comunità, capaci di vivere il territorio, interpretarne le difficoltà quotidiane e i sentimenti dei cittadini.”

Ben 56 ospiti hanno aderito quest’anno all’iniziativa, senza contare altrettante 50 persone tra i coristi e i musicisti dell’Associazione Culturale Coro Le Colonne che, con il proprio spettacolo “In direzione ostinata e contraria – Fabrizio De Andrè”, hanno attirato un vasto pubblico che ha occupato l’intera piazzetta Francesco Giuseppe I.

Ronchi dei Legionari è stata in questi giorni non solo centro di divulgazione culturale e giornalistica, ma ha anche avuto un riscontro positivo nel settore economico. La maggior parte degli ospiti ha infatti raggiunto il festival con i mezzi offerti dal polo intermodale: 10 ospiti hanno viaggiato in aereo, ma la maggior parte, 30 persone, hanno preferito il treno, sfruttando così il nuovo collegamento ferroviario.

Ben 40 ospiti hanno pernottato nelle strutture dell’Hotel Furlan, dell’Hotel Major e del Cherry Tree Lane B&B di Ronchi dei Legionari, dell’agriturismo Le Giarine di Fogliano e del B&B L’Ormeggio di Monfalcone. I locali GM Pub, Bacer, Palmada e Villa Blasich invece hanno aperto le proprie cucine a 66 persone. Nelle cinque serate del festival erano inoltre presenti i due chioschi della Pro Loco di Ronchi e del Gandin Marcellino di San Pier d’Isonzo con prodotti enogastronomici. Non è mancata inoltre al festival la partecipazione della libreria ronchese Linea d’Ombra che è riuscita a vendere circa 200 libri. L’incontro più proficuo, che ha riempito l’intero auditorium di Ronchi, è stato quello di venerdì con Caprarica e il suo Royal Baby: nemmeno il brutto tempo ha fermato la gente che ha fatto la fila per acquistare e farsi autografare il libro.

La serata di chiusura è stata una delle più popolate del festival con il premio dedicato a Daphne Caruana Galizia, giornalista maltese uccisa l’ottobre scorso. Il riconoscimento è stato consegnato dalla sorella di Daphne, Corinne Vella, a Federica Angeli, giornalista di La Repubblica, che indaga sulla mafia di Ostia.

Grande collaborazione è stata offerta per il festival anche da parte di enti privati come S.C.A. Montaggi, Domini Legnami, Calligaris Srl, Geoclima , BCC Staranzano-Villesse e di Turriaco, il Comune di Fogliano-Redipuglia e la sua Pro Loco che era presente alla manifestazione col suo stand. Non sono mancati inoltre aiuti anche da parte di 7 ragazzi dell’alternanza scuola – lavoro del D’Annunzio-Fabiani di Gorizia e da un’altra volontaria. “E’ stata una bella soddisfazione – affermano gli organizzatori – il nostro impegno sarà quello di far crescere il festival ogni anno.”

La manifestazione è stata molto seguito perfino sui social con 9000 visualizzazioni, 3500 interazioni e 63 nuovi mi piace alla pagina dell’associazione. Anche il pubblico è rimasto entusiasta dell’iniziativa e ha riscontrato un miglioramento nell’organizzazione dell’evento. “Questa piccola associazione è riuscita a fare cose grandi. – afferma l’assessore alla cultura di Ronchi Mauro Benvenuto – Le ali hanno preso il volo e hanno saputo far breccia nelle proposte, ma sono state leali, sincere e disponibili e ci hanno messo il cuore.”

Beatrice Branca

GRAPHIC JOURNALISM

Una delle grandi novità del festival è stata la presentazione del Graphic Journalism, il racconto della verità attraverso il fumetto e applicato a lavori di inchiesta giornalistica. Venerdì era infatti presente un panel dedicato a questo modo particolare di fare giornalismo unendo disegno e parole e moderato dal critico Matteo Stefanelli. I protagonisti dell’incontro erano Claudio Calia, autore di diverse opere quali “Porto Marghera”, “Dossier TAV” e “Kurdistan. Dispaccio dal fronte iracheno”, Gianluca Costantini disegnatore e artista visivo assieme all’art curator Elettra Stamboulis con cui ha prodotto alcuni lavori quali “Il diario segreto di Pasolini”, “Cena con Gramsci”. Dopo l’incontro era possibile acquistare una delle opere degli artisti e farsi fare un autografo con un loro disegno. L’associazione Leali delle Notizie, in collaborazione con l’associazione culturale ETRA di Monfalcone, ha inoltre organizzato due masterclass il sabato mattina dedicati agli appassionati di fumetto. Il primo incontro, “Trasformazioni tecnologiche e mutazione della critica”, era tenuto da Matteo Stefanelli che ha spiegato come la critica nel corso della storia sia cambiata assieme ai mezzi di comunicazione per diffonderla. Il secondo incontro invece, “Inside Graphic Journalism”, tenuto da Claudio Calia, ha dato modo ai partecipanti di conoscere le origini del fumetto sfruttato sulle testate dei quotidiani. Il fumetto è un genere che si è poi evoluto e ha preso strade diverse: da un lato ha continuato a comparire sulla carta stampata, dall’altro è diventato un genere autonomo, capace di narrare anche la letteratura, da qui la nascita del graphic novel, le storie di supereroi, distaccandosi dunque dalla dimensione reale. Il graphic journalism rimane uno strumento ancora efficace per raccontare delle inchieste, specialmente per curare l’approfondimento di alcuni fatti attraverso la rappresentazione delle persone intervistate disegnate e la trasmissione della loro testimonianza con le parole.

Beatrice Branca

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