Avrà una coda, sabato 25 Novembre 2017, a Ronchi dei Legionari, la seconda edizione della rassegna Punti di contatto promossa dall’associazione culturale Leali delle Notizie con la collaborazione della biblioteca Sandro Pertini e l’assessorato comunale alla cultura. Alle 18.30, nella sala consiliare del palazzo municipale, verrà presentato il libro di Eleonora Antonini “La trilogia di...
Sabato 25 Novembre la presentazione del libro di Eleonora Antonini “La trilogia di Fauz”
Avrà una coda, sabato 25 Novembre 2017, a Ronchi dei Legionari, la seconda edizione della rassegna Punti di contatto promossa dall’associazione culturale Leali delle Notizie con la collaborazione della biblioteca Sandro Pertini e l’assessorato comunale alla cultura. Alle 18.30, nella sala consiliare del palazzo municipale, verrà presentato il libro di Eleonora Antonini “La trilogia di Fauz. La leggenda delle “mosche bianche”. Alla ricerca di Fauz”. Un libro che mette in contatto due mondi diversi, quello storico dei Celti, che viene raccontato con il metodo della ricerca storcia e quello della narrazione di fantasia, che racconta un mondi diverso ma altrettanto affascinante. Un viaggio nel passato che entra in contatto con il presente. Converserà con l’autrice il poeta e scrittore ronchese Amerigo Visintini. Il racconto è totalmente ambientato in Carnia, zona montana del Friuli, un luogo incantato ma purtroppo poco valorizzato e in via di abbandono per la scarsa possibilità di impiego. Per gli appassionati di storia e di incantesimi esiste un racconto pieno di mistero e fascino. Sin dall’inizio l’opera punta a catturare l’attenzione in due epoche differenti, ma assolutamente intrecciate tra loro. Attraverso abili sbalzi temporali tra passato e presente, infatti, due storie diverse si svolgeranno parallelamente, ma in epoche diverse. C’è la storia di due giovani innamorati, Gjuan e Sabina che vivono in un piccolo abitato di origine celtica. Il loro amore però è ostacolato da una strega. Tutto comincia nell’anno 1340 durante il giorno della festa della fienagione, nonché del solstizio d’estate. Fu il giorno che segnò l’inizio di un cambiamento: quello di Sabina con Gjuan, il fidanzato della sua migliore amica Teresa. I due protagonisti con l’aiuto del folletto Rif riusciranno a superare tutti gli ostacoli che gli si porranno davanti. La storia dei due ragazzi alla fine svelerà anche un vecchio segreto, costituito sempre da amore e vendetta. Poi c’è la storia di una ragazza che trova, nel 2004, a casa dei suoi bisnonni un sasso scolpito che proviene da questo antichissimo villaggio che porta con se la leggenda delle mosche bianche. La storia della ricerca dell’abitato racconta i luoghi e le tradizioni della Carnia in chiave moderna, è una descrizione che nasce raccontando la vita quotidiana tra racconti, dialoghi e riflessioni. Il passato quindi influenza l’attualità che, grazie alla leggenda, riesce a spingere la ricerca e la riscoperta delle origini di un territorio e di tutta la sua storia costituita da suggestivi miti e leggende. La leggenda, conosciuta da pochissimi, parla del misterioso abbandono di un antico abitato chiamato Fauz, collocato in mezzo al bosco e rimasto li nei secoli. Al di là della trama fantastica principale, l’opera rappresenta un importante monito per tutti i lettori affinché la bellezza e la storia delle proprie terre non vengano mai lasciate a se stesse, ma al contrario valorizzate; di non sottovalutare mai il caso ma al contrario credere fortemente nel destino e nei suoi segnali e, soprattutto, di non rinunciare mai in ciò che si crede ed esprimersi sempre al meglio.