Sarà dedicata a Valdino Tomasin, eclettico artista ronchese, scomparso nel novembre 2015, la mostra retrospettiva organizzata dalla nostra associazione culturale, Leali delle Notizie, nella sede di piazzetta Francesco Giuseppe I – Barchessa di villa Vicentini Miniussi, di Ronchi dei Legionari. Abbiamo voluto fortemente questa mostra per ricordare un personaggio che ha lasciato il segno nella...
Valdino Tomasin: dal 17 dicembre apre la retrospettiva
Sarà dedicata a Valdino Tomasin, eclettico artista ronchese, scomparso nel novembre 2015, la mostra retrospettiva organizzata dalla nostra associazione culturale, Leali delle Notizie, nella sede di piazzetta Francesco Giuseppe I – Barchessa di villa Vicentini Miniussi, di Ronchi dei Legionari. Abbiamo voluto fortemente questa mostra per ricordare un personaggio che ha lasciato il segno nella vita artistica e culturale del Monfalconese. “Tomasin era una persona aperta all’esperienza, un pittore che coglieva il calore e il colore della vita in tutte le sue sfumature e non ha avuto, forse, tutto il rilievo che si sarebbe meritato. E quindi abbiamo deciso – spiega il presidente dell’associazione Luca Perrino – di dare visibilità alle opere di Valdino. Sarà solo una selezione della sua vastissima produzione, che non riguardava solo la pittura ma anche la ceramica e la scultura. Ma speriamo così di potergli dare, pur se dopo la sua scomparsa, il rispetto e il valore che si meritava e si merita. Ci farebbe piacere che tanti esponenti della pittura monfalconese e isontina, di cui molti amici di Valdino, partecipassero all’inaugurazione e che molti approfittassero del periodo di festa per venire ad ammirare i quadri di Tomasin. Sarebbe un bel modo per rendergli omaggio”. La mostra, che arricchisce il programma di eventi natalizi di Ronchi dei Legionari, sarà inaugurata venerdì 16 dicembre alle 18, con una presentazione critica del pittore ronchese Amerigo Visintini. L’esposizione potrà essere visitata fino a sabato 21 gennaio (apertura: sabato 17 Dicembre 2016 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30, domenica 18 Dicembre 2016 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30. Nei mercoledì di dicembre 2016 e di gennaio 2017 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30. Nei sabati di dicembre 2016 e di gennaio 2017 dalle 10 alle 12. Chiusa il 24 ed il 31 Dicembre 2016). L’esposizione si avvale della collaborazione di Domini Legnami – San Pier d’Isonzo.
NOTE BIOGRAFICHE DI VALDINO TOMASIN
Tomasin nasce l’11 luglio del 1936 e a soli 14 anni entra nel mondo dell’edilizia come semplice garzone. Quindi, ancora giovanissimo, avvia una propria impresa, riuscendo ad avere fino a 50 operai e mettendo in piedi un’azienda che, nel corso degli anni, è protagonista di diverse realizzazioni immobiliari in città e non solo in città. Tutti gli edifici realizzati hanno una caratteristica comune: sono sempre contraddistinti da una presenza artistica, sua o di qualche amico artista. Già nel 1967 mette il naso nel mondo dell’arte, realizzando le prime opere importanti. Il linguaggio dell’artista ronchese è immediato ed utilizza uno stile che richiama l’arte del Novecento, fatta di simboli, allusioni, semplificazioni grafiche ed alienazioni della forma. Ed ancora, nel 1976, fonda la sua azienda agricola, che ancora oggi viene gestita dalla famiglia e, nel 1978, acquista e ristruttura villa Ragusin che trasforma in quella che viene chiamata “Enoteca del Contado”, con il chiaro intento di mettere in risalto i vini da lui stesso prodotti e quelli della bisiacaria più in generale. Negli anni Ottanta avvia alcune esperienze economiche anche in Venezuela, nazione alla quale rimarrà legato sino ad alcuni anni fa. Ma Tomasin non si è fermato qui, pubblicando due libri “L’albero della felicità” e “Trolodò-storie di paese” che hanno messo in luce la sua grande vena artistica, il suo grande sapere e la capacità di trasportare emozioni a 360 gradi. Recente la sua opera, un Cristo realizzato con residuati bellici, donata a Papa Francesco. Si è spento il 25 Novembre 2014.