16 ottobre 2018. Un anno dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia

16 ottobre 2017. Nella città di Mosta una violenta esplosione fa saltare in aria una Peugeot 108. E’ l’auto di Daphne Caruana Galizia, il veicolo viene fatto esplodere con lei a bordo. Oggi è un anno da quel brutale assassinio e tutti ancora attendono che venga fatta giustizia, come scrive Margaret Atwood sul The Guardian...

16 ottobre 2017. Nella città di Mosta una violenta esplosione fa saltare in aria una Peugeot 108. E’ l’auto di Daphne Caruana Galizia, il veicolo viene fatto esplodere con lei a bordo.

Daphne Caruana Galizia

Oggi è un anno da quel brutale assassinio e tutti ancora attendono che venga fatta giustizia, come scrive Margaret Atwood sul The Guardian nell’articolo A year after her murder, where is the justice for Daphne Caruana Galizia?, e come appare negli striscioni appesi per le vie dell’isola di Malta che recitano “One year… No Justice”

Justice for Daphne

Al fianco delle organizzazioni che oggi hanno voluto ricordare la giornalista maltese anche la FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) e l’EFJ (European Federation of Journalists). In Italia, invece, sotto l’ambasciata maltese in piazza Nicosia di Roma la FNSI, Usigrai e l’associazione Articolo21, con l’adesione dell’Ordine nazionale dei giornalisti, dei giornalisti della rete NoBavaglio e dell’associazione Giulia Giornaliste hanno organizzato un presidio-conferenza stampa per tornare a chiedere con forza “verità e giustizia” per Daphne Caruana Galizia, per Jan Kuciak, Viktoria Marinova, Jamal Khashoggi, ma anche per Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Andrea Rocchelli e per tutti gli operatori dei media che nel mondo hanno sacrificato la vita per raccontare la verità e per i quali ancora non si è avuta giustizia. Nell’occasione sarà data lettura della lettera che la sorella di Daphne Caruana Galizia, Corinne Vella, ha inviato al segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, per chiedere di continuare a combattere insieme con i familiari la battaglia affinché sia fatta luce sull’omicidio.

Nel nostro piccolo, noi di Leali delle Notizie continueremo a stare al fianco di tutti i giornalisti che vengono minacciati nella quotidianità a causa del loro lavoro. Ma oggi anche noi vogliamo “semplicemente” unirci a tutte le persone che hanno organizzato e partecipato alle varie iniziative che si sono tenute e si stanno tenendo a Malta e in Italia.

 

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