Opera realizzata da Franco Milani, in occasione della terza edizione del premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia

Opera realizzata da Franco Milani, in occasione della terza edizione del premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia (Settembre 2020) “Dove il Tempo si fa sospeso, indeterminato, e si rivela l’Invisibile” La narrazione è affidata a diversi punti di vista. L’attenzione si sposta dall’oggetto al racconto attorno all’oggetto, ricomponendo una visione dinamica che contestualizza l’opera...

Opera realizzata da Franco Milani, in occasione della terza edizione del premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia (Settembre 2020)

Dove il Tempo si fa sospeso, indeterminato, e si rivela l’Invisibile

La narrazione è affidata a diversi punti di vista.

L’attenzione si sposta dall’oggetto al racconto attorno all’oggetto, ricomponendo una visione dinamica che contestualizza l’opera facendola uscire dalla sua immobile sacralità. Così accostando la fisicità della materia degli oggetti, degli spazi e dei corpi alla dimensione immateriale del pensiero, si può suggerire l’invisibile e dare spazio all’interpretazione di quella componente vitale e rituale perduta, che completa il senso della sua presenza.

La struttura ipertestuale della narrazione e la moltitudine di frammenti presenti permettono di evocare la storia in una visione non lineare e senza necessariamente un unico punto di vista. La presentazione dell’opera attraverso l’accostamento di più elementi, crea un accumulazione di frammenti che si sovrappone a una spiegazione organica e unitaria. Essi possono essere intesi come unità mobili in una struttura aperta, per mantenere sempre la possibilità di una loro ricombinazione. Si possono creare così diverse versioni o significati dei fatti storici anche in rapporto alle proprie chiavi interpretative e al proprio background culturale.

Pochissimi elementi si intromettono a quella che deve essere un’esperienza emozionale forte, anche se non dai toni drammatici. Non si è puntato, sulle tonalità crude e dolorose, proprie delle vicende vissute, non si tratta di fare un tributo, ma di ricomporre i frammenti di un pensiero complesso.

Un’estensione verso una memoria fluida che oltrepassa lo specchio del presente, affinché il ricordo non si pieghi su se stesso.

Si tratta di conservare uno sguardo che si è dimostrato attento, lucido e coraggioso, per continuare a farlo dialogare nei nostri mondi e nei nostri scenari sociali, presenti e futuri.

 

[Franco Milani]

 

 

Franco Milani (classe 1950) dopo essersi diplomato all’Istituto Statale d’Arte di Gorizia e aver frequentato il Biennio Sperimentale d’Arte, per un breve periodo frequenta l’ambiente di Firenze e Venezia. In seguito è presente alla Chaux de Fonds a Ginevra, dove conosce alcuni artisti che operano nel campo delle performance teatrali, con gli stessi si ritrova ad Amsterdam e successivamente a Parigi e ad Avignone, dove in occasione del Festival Internazionale del Teatro collabora alla realizzazione di alcune scenografie e illustra il libro “Oedipe Rex” del gruppo omonimo. Ritornato in Italia propone con lo stesso gruppo alcune performances e nel frattempo inizia a collaborare con il Centro Culturale del Monfalconese, illustrando per la rivista “il Territorio” poesie e racconti inediti di diversi letterati. Nel 1985 è invitato in Umbria per la realizzazione di un murale esterno sul tema della natività e i suoi murales si trovano anche a Gorizia, Villesse, San Martino del Carso, Monfalcone e Ronchi dei Legionari. Dal 1985 al 1986 è presente alle manifestazioni internazionali di disegno e grafica a Parigi, Copenaghen, Stoccolma, Tokyo, Vancouver, Toronto e nelle Isole Seychelles e tra il 1995 e il 2000 è invitato anche a diverse esposizioni di arte contemporanea internazionale, tra cui Gorizia, Croazia, Slovenia, Austria.

Organizza e coordina manifestazioni artistiche a carattere internazionale, dando origine al gruppo Transmedia Arti Visive, con sede a Staranzano, con il quale sviluppa un percorso multimediale con rassegne di carattere innovativo dedicate all’arte contemporanea, “Arte Open – Itinerari Possibili”.

Attualmente si dedica alle arti visive, all’insegnamento delle tecniche calcografiche, pittoriche e alla realizzazione di murales e opere ambientali. La sua odierna ricerca artistica si rivolge alla fotografia digitale e alle video installazioni.

 

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